Stare a casa lavorando in Smart working. Cosa cambia per il B2B e B2C
Stare a casa e #coronavirus, sono i termini che ci hanno accompagnato in questa fase “particolare” del 2020. Ma vediamo insieme cosa è cambiato per noi, per le nostre vite, lavorare in smart working, la nuova modalità di approccio al lavoro nata dalla necessità di stare a casa per far fronte alla pandemia.
“Smart Working”
Indice dei Contenuti
è il termine usato per identificare opportunità alternative per lo svolgimento delle prestazioni lavorative, rese possibili dai progressi della tecnologia ed essenziali dalle pressioni economiche, ambientali e sociali. A queste condizioni “naturali”, che hanno consentito lo sviluppo e l’evolversi delle attività lavorative di “lavoro agile”, si è aggiunta una nuova leva. L’emergenza COVID-19 ha fatto impennare la curva di crescita di questa modalità di lavoro.
Mariano Corso, Direttore scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, afferma: “La chiave per lo smart working è una cultura orientata ai risultati non più basata su vecchi paradigmi occupazionali. Questo è l’unico modo per stimolare la creatività e coltivare il talento”.
Una vision, ancora troppo poco considerata in Italia. Tuttavia, la necessità imposta dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 Marzo 2020, che impone ai lavoratori dipendenti e liberi professionisti di stare a casa, dà allo smart working un ruolo di estrema rilevanza in questo particolare momento storico.
Lo smart working non è un nuovo modo di lavorare, sfrutta solamente le nuove tecnologie e lo sviluppo delle tecnologie esistenti per migliorare sia le prestazioni che la soddisfazione ottenibili dal lavoro d’ufficio. Inoltre, non deve essere confuso con il termine collaborazione, che, soprattutto ultimamente, si riferisce ad uno spazio di coworking (lavoro condiviso).
Vantaggi dello smart working
Sebbene sia un concetto molto ampio, stare a casa e lavorare da casa in smart working, è l’opportunità, sì, l’opportunità per ribaltare il concetto che abbiamo noi Italiani di lavoro. Basterebbe considerare alcuni vantaggi:
- Aumenta la libertà e l’autonomia del lavoratore.
- Ti consente di risparmiare denaro su aree di lavoro, trasporti o forniture (elettricità, riscaldamento, ecc.)
- Puoi risparmiare molto tempo nei viaggi, specialmente nelle grandi città.
- Migliora la conciliazione della vita lavorativa con la vita personale e familiare, che è spesso molto apprezzata (work life balance).
- Se il lavoro è ben strutturato (di solito basato su obiettivi), la produttività può essere aumentata.
- Si nota un miglioramento della qualità della vita del lavoratore, il lavoratore infatti apprezza il lavoro e l’azienda.
- Permette l’integrazione di persone con mobilità ridotta.
In una fase critica come quella attuale, conviene chiedersi in che modo si può stare a casa e sfruttare questo modello, ciascuno per il proprio lavoro. Bisogna rimodellare standard operativi consolidati, oppure semplicemente utilizzare strumenti tecnologici a cui non si è abituati, che permettono ad ognuno di proseguire le proprie attività di business.
“Restare fermi è un’alternativa che proprio non ci possiamo permettere!”
Cosa deve fare chi offre servizi?
Che tu sia un libero professionista o il titolare di azienda di servizi, di seguito trovi 5 strategie utilizzabili per la vendita di servizi online:
1. Analizza i tuoi servizi, il tuo mercato ed i tuoi concorrenti
Ad esempio, se sei uno scrittore freelance, può essere utile concentrarti su una nicchia specifica. Può essere molto più facile trovare lavoro come writer freelance per il mercato immobiliare piuttosto che come copywriter generico. Ricorda! Imprese e professionisti sono sempre più interessati a servizi esclusivi e specifici.
Pensa a chi vuoi servire e come la tua professionalità e competenza ti rendono ben posizionato per servire questo mercato.
Devi essere in grado di rispondere a due domande:
- Quale servizio specifico sto offrendo?
- A chi sto offrendo quel servizio?
2. Migliora il tuo Sito Web
Se non hai ancora un sito web, è arrivato il momento di realizzarlo. Sarà la tua vetrina personale online, sul grande schermo del world wide web. Importante sarà la qualità dei contenuti che veicolerai, un buon design, sicurezza e autorevolezza. Non meno rilevante è l’utilizzo del blog che con le giuste competenze SEO e di Copywriting, può rivelarsi fondamentale per l’attività online.
3. Crea Landing Pages in target
Una Landing Page è uno strumento potentissimo per qualsiasi tipo di attività. Facciamo un esempio: sei un Dottore Commercialista e vuoi pubblicizzare uno specifico servizio riguardante la procedura per i titolari di P.IVA, magari quello relativo al Bonus dei 600€ del decreto del 16 Marzo. Bene. Attraverso la creazione di una pagina ottimizzata, per contenuti e per specifiche tecniche, riguardanti unicamente quel servizio, potrai attrarre un pubblico in target e convertire in maniera profilata con più facilità.
4. Genera traffico profilato
Generare traffico di qualità non è cosa semplice. Analisi, dettagli, valutazioni, tempo e budget. E sì, budget, perché senza soldi da investire non si può fare marketing, in qualunque modo voi vogliate farlo. Il traffico verso un sito web non si genera da solo, o almeno nelle fasi iniziali. È possibile generare traffico attraverso due attività: SEO e Pubblicità OnLine .
5. Lead Generation Efficace
La generazione di contatti profilati è come per la precedente una tematica delicata, va approfondita, per poterne percepire le effettive potenzialità. Sicuramente è un’attività che ha bisogno di essere finanziata ma che al contempo, se fatta in un determinato modo, può generare profitti importanti e soprattutto costanti.
Parliamo in termini di ritorno economico vero, reale, di ROI, se consideriamo il punto di vista dell’investitore. Noi, però, preferiamo parlare di ROAS “Return On Advertising Spend”. Ora starai pensando, “sì, ma costa troppo, non ho molto da investire, e se poi va male?” Beh, condividiamo una citazione di un giornalista e scrittore americano, purtroppo poco conosciuto, ma di grande valore: “Per fare soldi devi prima spenderli.” Cit. Srully Blotnick
Cosa deve fare chi vende prodotti?
Se la tua è un’attività produttiva, ecco 5 strategie che fanno al tuo caso:
1. Identifica una nicchia di mercato
Facciamo un esempio. Se consideriamo i topic trends in questa fase legata al COVID-19, questi sono:
- FOOD;
- HEALTH;
- FINANCE;
- MEDIA.
Questi mercati racchiudono tanto e saranno sicuramente dispersivi in ogni singolo caso. Il tuo obiettivo è andare a definire un sottogruppo. Consideriamo il mercato Finance, questo può essere suddiviso in diversi segmenti, ad esempio: Finanziamenti, Investimenti immobiliari, Trading, Criptovalute (Per approndire leggi Bitcoin Halving 2020), ecc. Tutti rientrano nel settore Finance, ma ciò che è importante capire, è che possono essere sottocategorizzati fino ad arrivare alle nicchie, ossia gruppi molto simili di persone: Finanziamenti alle Imprese, Trading Obbligazionario, Bitcoin, ecc. Migliore è la precisione relativa alla tua nicchie, maggiore sarà l’efficacia della tua attività.
2. Sviluppa una strategia
Sviluppare una strategia di marketing è la base di ogni attività. Puoi iniziare a sviluppare un Marketing Plan, attraverso una SWAT ANALYSYS e lo studio della concorrenza. In seguito potrai approfondire le scelte delle leve da dover utilizzare per raggiungere la tua mission aziendale.
3. Sviluppa un e-commerce su misura
Se fino a poco tempo fa avere un ecommerce poteva essere considerato un di più, quasi come un qualcosa che andasse oltre rispetto all’ordinaria attività di vendita, ora, molti di voi, piccoli, medi o grandi imprenditori, si sono resi conto che è diventata una necessità. Quindi perché non fare di necessità virtù? Un ecommerce sarà sempre aperto, garantendo minori costi di gestione e assicurerà, come dice il nostro payoff: “Infinite Soluzioni di Business”. Inoltre, permette di migliorare il branding della tua attività ed una gestione del customer care più attenta in base alle esigenze di ogni singolo cliente (tematica che approfondiremo nel punto seguente).
4. Migliora la customer care, fidelizza
Il tuo prodotto ruota attorno ai tuoi clienti e alle loro esperienze e, ogni giorno, stai compiendo sforzi significativi per offrire loro un’esperienza positiva, realizzare i loro bisogni. Quindi, poniti sempre delle domande che potrebbero risolvere alcune particolari esigenze dei tuoi clienti, del tipo:
- Con quale frequenza usano il prodotto? (possibilità di fidelizzare il cliente per acquisti futuri);
- Il prodotto aiuta a raggiungere i loro obiettivi? (soddisfazione del cliente);
- Cosa miglioreresti se potessi? (innovazione e miglioramento).
La customer care satisfaction apre scenari ed opportunità vastissime per chi fa impresa, è per questo che negli ultimi anni si sono sviluppate piattaforme per facilitare gran parte di questa attività, i CRM o Customer Relationship Management.
Conclusioni
Ricordate che tutto parte dalla strategia. In questo momento la strategia giusta è: STARE A CASA, ma ridisegnando il vostro business!
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